"RIGHT IS RIGHT, LEFT IS WRONG"

domenica 6 giugno 2010

LA GUERRA DI HOLLYWOOD
CONTRO IL CRISTIANESIMO



Ancora una volta, il fanatismo anticristiano sta alzando pericolosamente la cresta. L’emittente televisiva Comedy Central — del gruppo di cui fa parte anche MTV — sta preparando una nuova serie di cartoni animati chiamata JC. La trama prevede che Gesù Cristo, allontanatosi dal padre solitario e noioso, vada a New York e incorra in avventure nella Grande Mela. Cristo verrà descritto come un furbacchione di città cinico e senza radici, esposto alle tentazioni e alle bizzarrie della vita urbana moderna. Avrà a che fare con prostitute e spacciatori. Lo si vedrà fare uso di marijuana e avere rapporti omosessuali. Massacrerà malviventi in scontri di strada, usando preferibilmente un machete. Cristo sembrerà Pulp fiction, seppure in cartone animato.
    Hollywood chiama tutto questo “intrattenimento”, ma si tratta invece di faziosità anti-religiosa, cui i cristiani — e la gente di tutte le fedi — dovrebbero esigere che si ponga fine. South park è un tentativo deliberato di schernire e d’insudiciare l’essenza del cristianesimo: la natura divina di Cristo. Il suo scopo è di degradare Gesù a una figura di oggi, impazzita di sesso, dall'agire permissivo e violento. Non è solo blasfemo, ma è anche moralmente ripugnante e culturalmente perverso. Svilisce e distorce completamente Cristo solo per qualche risata a buon mercato.
    Non è la prima volta che Comedy Central dipinge Cristo in maniera malefica e deforme. Lo show South Park ha ripetutamente mostrato Cristo nel più abietto dei modi: mentre guarda come un deficiente materiale pornografico in Internet; mentre si ferisce al collo in modo che il sangue schizzi copioso dappertutto; comportandosi come un guerriero ninja assassino che uccide il Papa lanciandogli un pugnale che lo trancia in due; e defecando sull’ex Presidente George W. Bush e sulla bandiera americana. Contro il cristianesimo, per South Park la stagione di caccia è sempre aperta.
    Tuttavia, quando si tratta d’islam, Comedy Central tace: il profeta Muhammad non è mai stato preso in giro apertamente né messo in ridicolo per sfruttare l’effetto-sorpresa. Di fatto, l’emittente, per paura di offendere i musulmani, si autocensura. Per esempio, nell’episodio n. 200 di South Park, i produttori avevano cercato raffigurare Muhammad vestito con una pelle d’orso, ma le proteste dei gruppi per i diritti dei musulmani li hanno costretti a tagliare la scena per loro offensiva.
    Questo è un uso flagrante di due pesi e due misure: l’islam non può essere ridicolizzato o attaccato, ma il cristianesimo sì, spesso e volentieri. Gli ipocriti di Hollywood capiscono bene che Muhammad è off-limits per un solo motivo: per la paura di una fatwa, il decreto religioso islamico che autorizza l’assassinio di chiunque diffami l’immagine del profeta musulmano. I liberal di Hollywood sono dei codardi, che si accaniscono su Gesù perché sanno che i cristiani non reagiranno. Troppo spesso li vedono infatti guardare inerti mentre il loro Salvatore viene crocifisso culturalmente.
    Le nostre élite progressiste continuano a ripetere, fino alla nausea, che l’islam è una “religione di pace”. Il fatto che vi siano milioni di estremisti islamici che abbraccino il jihad e il terrorismo, usando il Corano come base teologica per la guerra santa contro l’Occidente, per la maggior parte dei liberal laicisti è irrilevante. Il loro dogma, il multiculturalismo, impone loro di negare questa fondamentale realtà. Ma essi, si sa, preferiscono le fantasie ideologiche.
    La vera religione della pace è invece il cristianesimo: non ci sono in giro suore cattoliche che dirottano aerei facendoli schiantare contro edifici. Non ci sono pastori protestanti che si fissano al petto candelotti di dinamite e fanno saltare in aria uomini, donne e bambini musulmani innocenti. Non ci sono vescovi ortodossi che affermano autorevolmente che la Bibbia giustifica il massacro di non cristiani. In breve, il cristianesimo non mira a instaurare un impero mondiale con la spada: l’islam radicale sì.
    Mentre è precisamente la sottolineatura cristiana della non-violenza e della coesistenza religiosa pacifica che Hollywood sta sfruttando. I produttori di Comedy Central sono consapevoli di un fatto fondamentale: potranno deridere Gesù come e quando vogliono, poiché non c’è alcun jihadista cristiano che li farà saltare in aria: è infatti facile e privo di rischi tirare colpi a casaccio — pateticamente — contro Cristo.
    In essenza, il progressismo laicista moderno si basa sull’odio nei confronti del cristianesimo. Per decenni, i liberal militanti hanno tentato di sradicare il nostro retaggio giudeo-cristiano dalla sfera pubblica. Bandendo le preghiere dalle scuole pubbliche, proibendo che nelle Corti di Giustizia venga esposta la Tavola dei Dieci Comandamenti — il reale fondamento della legge e dell’etica in Occidente —, legalizzando l’omicidio di massa tramite aborto di circa cinquanta milioni di bambini americani non nati, cercando di metter fine alle celebrazioni ufficiali del Natale e della Pasqua, facendo pressioni perché il comportamento omosessuale divenga moralmente accettabile e legalizzando il matrimonio fra persone dello stesso sesso: tutto questo è guerra culturale, una guerra in atto contro l’America profonda e sua tradizionale fede cristiana.
    La cristianofobia è la forma di fanatismo oggi di moda. Hollywood fa da baluardo del fronte anticristiano. Si considerino film quali Il codice Da Vinci e Angeli e Demoni. Il loro messaggio di fondo è che la Chiesa Cattolica è un’istituzione primitiva, sinistra e superstiziosa, il cui perno è una gigantesca cospirazione tramata nel cuore stesso del cristianesimo: aver nascosto che Gesù non era celibe ma sposato e padre di numerosi figli. Non c’è uno straccio di prova a supporto di questa calunnia oltraggiosa, ma Hollywood spaccia tutto ciò per “arte” coraggiosa.
    I cristiani devono difendere con vigore la propria fede. Se Comedy Central vuole fare un serial che descrive Cristo come un teppista di strada, è suo diritto farlo. Ma è pure diritto dei cristiani sentirsi offesi ed esprimere il proprio risentimento. La libertà di parola è un’arma a doppio taglio. I cristiani dovrebbero rendere noto che non solo boicotteranno tutti i programmi di Comedy Central, ma — cosa più importante — tutti i prodotti che essa pubblicizza. Le corporation che hanno contratti pubblicitari con Comedy Central, infatti, stanno sponsorizzando, direttamente o indirettamente il fanatismo anticristiano.
    Tutto ciò non sarà più tollerato: i cristiani non staranno più zitti.



[L'articolo è apparso su The Washington Times del 3 giugno 2010]

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